Cosa vuoi che sia. Dignità: questione etica o economica?

(di Domenico Bruno). Cosa vuoi che sia è una commedia italiana esilarante e riflessiva con un Edoardo Leo capace di toccare tematiche che fanno riflettere sulle dinamiche che si innescano in Internet tra utenti, maldestri o irresponsabili, disposti a tutto per fama o soldi. Anche a perdere la propria dignità… vendendola!

Claudio (Edoardo Leo), ingegnere informatico, ha ideato una piattaforma web, ma non ha i fondi per realizzarla. Lancia perciò un crowdfunding, un sistema di raccolta fondi online, senza risultato. Deluso e preoccupato, Claudio e la sua compagna Anna (Anna Foglietta) si ubriacano e postano un video promettendo di avere un rapporto sessuale in streaming se raggiungono la quota necessaria a realizzare il progetto. La cifra viene presto raggiunta e superata. Che fare?

Emergono questioni legate ai media, alla moralità e al denaro.

Internet, riconosciuto dalla Chiesa come opportunità per «aiutare le persone ad usare responsabilmente la libertà e la democrazia, a espandere le scelte disponibili in molti campi della vita». Si pongono, allora, tre riflessioni:

  1. Responsabilità significa rispondere delle proprie azioni, prevedere “il dopo”. Già con il lancio del video-sfida, si prospettano conseguenze per Anna e il suo lavoro: il preside minaccia di licenziarla e i suoi studenti la deridono. Lei e Claudio dovrebbero fare “ciò che fanno sempre”, questa volta si tratta solo di essere ripresi da una telecamera. Quei soldi permetterebbero una vita più “dignitosa”.
  1. Libertà vuol dire scegliere cosa fare. Decidere tra dignità e denaro. La libertà, afferma Fabris, «è il nostro potere di agire su una situazione» che attiva uno specifico processo. Si è responsabili se si sa dare inizio a tale processo. Questo il nesso tra responsabilità e libertà.

Da sempre la Chiesa ricorda che «se la comunicazione non è per la crescita umana, non ha alcun senso». L’uomo quindi, deve fare scelte per promuovere relazioni e non per distruggerle. La scelta di Anna e Claudio a chi gioverà? Chi sarà edificato dal loro atto sessuale in Internet finalizzato al denaro? L’importanza e il significato ultimo degli strumenti della comunicazione dipendono dal nostro libero uso.

  1. Democrazia, “governo del popolo”, è la sovranità esercitata dalla collettività con l’espressione della libera volontà. Moralmente il singolo risponderà, in coscienza, della propria scelta. Oggi assistiamo a una capitalizzazione della democrazia, dice la Cagé, dove chi investe di più ha più voce in capitolo e assume il ruolo di influencer.

Anna e Claudio sono davvero liberi? Perché il popolo di Internet ha deciso di partecipare alla raccolta fondi? È giusto consegnare (dal latino tradere, tradire) la propria vita/libertà a chi se ne vuole solo servire? Essere online in questo modo ci rende davvero liberi di fare ciò che vogliamo?

Dall’uso che ciascuno fa di Internet, deriva un’idea di libertà. Perché usiamo la Rete? Ma soprattutto come la usiamo?

I media riflettono desideri e personalità degli uomini, «i media siamo noi». Siamo ancora convinti che siano gli strumenti ad aver bisogno di essere educati? O, piuttosto, è l’uomo a doversi educare al giusto utilizzo dei mezzi e quindi della sua stessa vita?

La responsabilità costituisce il giusto contrappeso della libertà, perché garanzia di un uso corretto e libero di Internet e dei media che ci rende veramente liberi. Senza condizionamenti. Allora aveva ragione Bettetini: «Dove non c’è responsabilità non c’è democrazia».