Aiart: contributi alla cittadinanza digitale e rinnovo del Comitato nazionale

Si è svolto all’Università Cattolica di Milano nelle giornate del 15-16 febbraio il convegno nazionale organizzato dall’ Aiart, che ha raccolto studiosi ed esperti di primo livello per  tracciare una fotografia aggiornata dei cambiamenti sopravvenuti nel mondo digitale analizzando e riflettendo sui punti focali della comunicazione: Parole, Linguaggi, Immagini e responsabilità.

A dare inizio ai lavori è stato l’assistente generale dell’Ateneo, S.E. monsignor Claudio Giuliodori, già consulente ecclesiastico dell’Aiart,  che nell’introdurre il convegno  si è soffermato sul prezioso bagaglio storico  culturale dell’Aiart per aiutare i cittadini mediali ad abitare responsabilmente il mondo digitale a favore di un’educazione per l’incontro. Particolarmente significativo il riferimento al tema con cui Papa Francesco sta  fortemente indirizzando la missione della Chiesa nel mondo che è anche il ruolo delle Comunicazioni sociali: “La Chiesa degli incontri, del dialogo e del confronto con tutti”.  Non è mancato il ricordo alla Giornata mondiale a Panama nonché al documento sulla fratellanza umana per la pace e la convivenza comune sottoscritto da Papa Francesco nel mondo arabo per portarci a riflettere sul potere della comunicazione e su come “anche i mari più lontani e apparentemente incomunicabili possono essere collegati”.

Per mons. Giuliodori “si può essere dubbiosi, restii  sul mondo digitale ma guai a non accettare la sfida di abitarlo, perché segna tutte le espressioni, i momenti, gli spazi e le modalità relazionali dell’esperienza umana. “Ma è necessario- precisa- coglierne le potenzialità e le contraddizioni, mettendo in campo, come ci insegna il buon samaritano, tutte le nostre risorse:  come l’olio che raffigura la capacità di fare emergere la bellezza che risana, affascina e avvicina  tanto da farci superare le paure e i timori  su un mondo tanto affascinante quanto ancora poco conosciuto.

Anche Gigio Rancilio, social media manger di Avvenire, ha rimarcato  il tema menzionando il  messaggio del Santo Padre  e portandoci  a ragionare sulla capacità  di fare relazione e  sulla importanza della esplorazione e dello studio ai fini della conoscenza critica e consapevole  del digitale.

Seguitissimi, tra gli altri, gli interventi di Christian Stocchi dell’Università di Modena Reggio Emilia che ha insistito sulla necessità di ricollocare nel loro valore semantico alcune parole del linguaggio digitale per evitare una babilonia comunicativa tra generazioni, di Armando Fumagalli, Direttore del Master in International Screenwriting  and Production- Misp, sulla funzione educativa di  cinema e serie televisive e sulla necessità sempre più impellente di lavorare sulle verità della società coinvolgendo lo spettatore in emozione  e ragione. Sullo stesso tenore le parole di Mussi Bollini, vice direttrice Rai Ragazzi e Presidente CPO Rai, che  nel sottolineare l’importanza del fattore creatività nella costruzione dei contenuti si è soffermata sulla capacità critica dello spettatore nel riuscire a scegliere con consapevolezza i contenuti e sulla evidente necessità di un lavoro di  media education  diretto ai genitori in quanto “principali responsabili del villaggio educativo di questa società”. Anche l’intervento di Nicoletta Vittadini e Stefania Garassini della Cattolica di Milano hanno insistito sulla necessità che gli adulti prendano consapevolezza del mondo digitale abitato dai ragazzi. Anche  le parole di Luca Mastrantonio giornalista di Sette, Corriere della Sera,  per lanciare una riflessione sulla responsabilità dell’informazione: “L’attenzione è un bene prezioso che spesso si rincorre con il sensazionalismo…nulla oggi può restare fuori dalla scena?…” . E infine a questo proposito l’intervento dello Psichiatra Giorgio Lattanzio ha evidenziato la necessità di riflettere sul linguaggio volgare presente in molti programmi, segno evidente di una deriva irrazionale e senza ragioni di porsi di fronte ai propri interlocutori.

L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, associazioni, operatori, educatori, studenti, docenti, genitori. La consistente adesione ai lavori  conferma l’impegno dell’Aiart e degli altri soggetti inter-istituzionali coinvolti,  nella costruzione di una società sempre più dialogante e disponibile a stringere fruttuose sinergie per  una responsabilità sociale nella costruzione della cittadinanza mediale.

L’Aiart ha terminato il suo 65°anniversario con l’Assemblea nazionale dei soci che a conclusione dei lavori ha eletto all’unanimità i nuovi membri del Comitato nazionale di presidenza: Giovanni Baggio (Presidente Nazionale); Sandra Costa ( Vice Presidente Nazionale e referente per la scuola e i rapporti con le associazioni in particolare MED); Lorenzo Lattanzi (Vice Presidente Nazionale e referente per sito, social e rapporti con l’università); Riccardo Colangelo (Tesoriere); Dora Polizzi(Segretaria e referente per i rapporti con gli uffici diocesani per le comunicazioni sociali); Luca Borgomeo ( Referente territorio e stampa); Domenico    Infante ( Referente per il CNU-Consiglio Nazionale Utenti); Loredana  Albano (Referente per il rapporto con i CORECOM); Stefania Garassini( Referente per la formazione).

L’Assemblea, infine, ha anche nominato il collegio dei revisori dei conti  nelle persone di:

Giuseppe Antonelli(Presidente); Michele Fierri (Membro effettivo); Piero Schenone (Membro effettivo); Carlo Arbasini ( Membro supplente); Giacomo Buoncompagni (Membro supplente).