Fuori da Facebook e Instagram chi diffonde odio. Aiart: “Soddisfazione ma resta ambiguità sulla regola. Serve maggiore consapevolezza nell’uso degli spazi digitali”.
L’Aiart non può che essere sollevata da questa importante presa coscienza. Non si tratta di censura ma di una barriera contro l’odio verbale che non è un’opinione e non si limita alle sole dimensioni ‘virtuali’ ma nasce dalla realtà e ritorna nella realtà. Giovanni Baggio, presidente dell’Aiart, afferma che “si tratta di un passo decisivo