Dipendenza da videogame, per l’ Oms è un disturbo mentale

«E’ stata inserita nell’undicesima edizione della classificazione internazionale delle malattie,
riconoscendola formalmente come una patologia

LA DIPENDENZA da videogiochi è una patologia: così l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) inserisce questo disturbo nella bozza dell’undicesima edizione della classificazione
internazionale delle malattie (lcd-11), nella speranza che il riconoscimento di questo tipo di dipendenza possa favorire il ricorso a opportune terapie. Perché giocare ai videogames può creare una dipendenza e un comportamento talmente compulsivo che può arrivare persino a distogliere la persona che ne soffre dalle altre attività della vita quotidiana: “Ho pazienti che soffrono di una dipendenza da Candy Crush Saga, che sono sostanzialmente simili alle persone che arrivano con un disturbo della cocaina”, spiega al New York Times, Petros Levounis, presidente del dipartimento di psichiatria della Rutgers New Jersey Medical School (Usa), che aggiunge: “Le loro vite sono rovinate i loro rapporti sociali ne risentono, la loro condizione fisica peggiora”. Quello dei videogame è un settore in crescita a livello mondiale, il cui fatturato annuale per l’Entertainmemt Software Association aumenterà del 31% entro tre anni.»

Aiart da tempo ha denunciato, con supporto scientifico, i danni di una esposizione eccessiva ai media. Ora un organismo di indiscutibile autorità mette la parola fine al tentativo di mistificare la realtà. CHI ripagherà i danni a quei ragazzi e ragazze colpite da questa nuova malattia direttamente collegabile ad un uso eccessivo di videogiochi? Anche in questo caso – continua il Presidente dell’AIART Baggio – ritorna il complesso tema della responsabilità sociale della industria del divertimento attraverso i media, tema che non può più essere rimandato al mittente. Di fronte a questo scenario senza regole occorrono anche iniziative di legge adeguate.