Mediaset e il buco della serratura

E’ vero, guardare dal buco della serratura piace e piace a tanta gente. Ma, per quanto ci riguarda, è grave che la Tv – sempre più in cerca di successo facile –  stimoli questo vizio. E’ un fatto, non un’opinione; un dato oggettivo che rende sempre più difficile l’azione di tutela dei cittadini utenti dei media. Lo afferma, Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, nel commentare  le proposte televisive di Mediaset.

Dopo il vergognoso episodio in cui Fabrizio Corona ha umiliato in diretta Riccardo Fogli nel corso de “l’Isola dei famosi”( per il presunto tradimento della moglie);  mercoledì 13 marzo ha preso il via la trasmissione serale “Live – Non è la D’Urso” in cui, oltre a uno spazio speciale dedicato  (ancora?) allo stesso Corona per scusarsi pubblicamente dell’accaduto, temi delicati come la fecondazione assistita o la maternità surrogata sono stati trattati con superficialità in uno pseudo talk show tra personaggi dello star system che si confrontavano sovrapponendo grida di sdegno, sarcasmo e “like” espressi dal pubblico da casa. Venerdì 15 marzo, nel corso di “mattino 5”, condotto da Federica Panicucci, Emanuela Tittocchia, una sconosciuta evidentemente in cerca di notorietà, a proposito dell’insegnante messa incinta dal suo studente quattordicenne, ha candidamente ammesso che anche lei dorme con un ragazzo di 14 anni e che non ci vede nulla di strano in certe situazioni… Intanto la sera nel prime time è ripartita l’ottava edizione di Ciao Darwin che già dal titolo “Terre desolate”, ispirato agli scenari apocalittici del celebre romanzo di Stephen King, ha già dato ampia prova di come il trash farcito di battute triviali e inquadrature “ginecologiche” sarà anche stavolta l’ingrediente principale dello show.

Fino a che punto – si chiede l’Aiart – gli autori Mediaset intendono spingersi per andare a caccia di ascolti? Tali scelte autorali mostrano il segno evidente, cronico – oseremmo dire – di mancanza di idee di qualità. E così si sceglie la via più facile, in discesa, del sempre peggio… perché – si sa – al peggio non c’è mai fine… ma, di questo passo,  che fine farà Mediaset? Noi ce lo domandiamo, ma farebbero bene a domandarselo anche i vertici dell’azienda –  prima che sia troppo tardi – e gli Organi di controllo – se vogliono dare un senso al loro mandato!