NETFLIX, AIART: “QUESTO RITRATTO NON CI MANCAVA”

Baby” è la serie televisiva che Netflix trasmetterà venerdì 30 novembre  ispirata alla vicenda delle baby prostitute dei Parioli e che rimetterà in scena un drammatico fatto di cronaca sfociato in un processo penale. Gli autori – il collettivo Grams, tutti sotto i 30 anni-spiegano di voler raccontare “la vita di alcuni adolescenti e la loro ricerca di “relazioni autentiche in un ambiente sociale degradato dove gli adulti giocano a fare i bambini e i bambini giocano a fare gli adulti”. Tutto “senza moralismi”. 

L’Aiart  si chiede se IN TEMPI DI EMERGENZA “SEXTING” NELLE SCUOLE e di una crescente e documentata difficoltà dei ragazzi e delle ragazze a percepire con chiarezza il valore del proprio corpo, una serie come questa  può essere  un CONTRIBUTO RESPONSABILE?  

Il vero pericolo, afferma Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, è quello dell’omologazione e dell’assuefazione ad una realtà inconsistente proposta da una tv indifferenziata e proiettata su logiche esclusivamente commerciali.   

Chiediamo alle autorità preposte di valutare i danni che questo contenuto potrà arrecare all’equilibrio di quei ragazzi e ragazze- che sono il pubblico cui NETFLIX si rivolge- perché cedere alla logica del tutto è possibile significa arrendersi  alla irresponsabilità di una tv che procede senza filtri”.