Sciopero dei siti porno in Francia. Aiart: “Anche in Italia un sistema reale di verifica dell’età di chi accede ai siti vietati ai minori di 18 anni”

“Una bella lezione di civiltà da parte dell’authority francese del digitale e dell’audiovisivo. Conformarsi alle normative significa tutelare i minori da contenuti violenti e umilianti: un dovere sacrosanto al di sopra del ‘potere degli introiti’ perseguito dai siti porno”. Giudica così, Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, la presa di posizione dell’ARCOM che da venerdì 6 giugno potrà perseguire i siti porno che non si sono ancora conformati alle normative.
“Controlli rigidi – afferma Baggio – che dovrebbero partire anche in Italia. Il governo dovrebbe assumersi questa responsabilità. Le misure attuali sono ancora insufficienti per impedire l’accesso dei minori ai siti adulti. Serve una reale verifica dell’età di chi accede ai siti vietati ai minori di 18 anni, con delle accortezze tecniche per garantire l’anonimato.
“Dai dati in merito risulta ancora un consumo massiccio di materiale pornografico da parte dei minori di 10 anni che accedono- precisa il presidente nazionale dell’associazione cittadini mediali- in maniera assolutamente indiscriminata e senza alcun meccanismo rigoroso di verifica della maggiore età. A cui si aggiungono le diverse inchieste e studi in tutto il mondo che mettono in luce i danni provocati dal consumo di materiale pornografico sin dalla più tenera età e anche come questi siti diventino occasione per i pedofili di adescare bambini”.
“In Italia ad aprile l’Autorità garante delle comunicazioni ha introdotto un nuovo regolamento che impone la verifica dell’età tramite aziende terze, attraverso il sistema del doppio anonimato, dando sei mesi di tempo alle aziende per adeguarsi. Ma è chiaro che, noti i dati e i danni in aumento per il consumo di materiale pornografico da parte dei minori, sono necessari dei controlli più incisivi”: conclude l’Associazione cittadini mediali, mettendo in evidenza la necessità di seguire la strada aperta dalla Francia.
Intanto Pornhub, il sito porno più famoso al mondo, si sta scontrando con il governo perché non vuole adeguarsi ai nuovi meccanismi di verifica dell’età e da oggi pomeriggio smetterà di funzionare in Francia. Lo ha annunciato Aylo, il gruppo canadese che lo possiede, spiegando che farà lo stesso con i suoi altri siti porno Youporn e RedTube. Al posto della consueta schermata di accesso ai siti, infatti, gli utenti troveranno un’immagine della Libertà che guida il popolo: uno dei celebri dipinti di Eugène Delacroix, nonché un’allegoria della Francia e dei suoi valori liberali.