Da spettatori a cittadini mediali. L’Aiart di fronte alle sfide della cultura digitale

L’11 e 12 novembre a Roma la “due giorni formativa” con Pagnoncelli, Milani e Ceretti

L’11 novembre dalle 15.30, presso l’Aula Magna “Angeli Custodi” della Cei in Via Aurelia 468), la nostra Associazione si ritroverà a Roma per la “due giorni formativa” dal titolo «Da spettatori a cittadini mediali. L’Aiart di fronte alle sfide della cultura digitale».
Presidenza nazionale, responsabili, delegati territoriali e altri interlcutori rifletteranno sugli scenari della contemporaneità mediale attraverso una prospettiva plurale e integrata, accogliente e attenta alle trasformazioni e alle criticità del momento.
A portare i saluti della Conferenza Episcopale Italiana sarà il Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo don Davide Milani Il sacerdote, che dirige l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Milano, rifletterà anche sulle sinergie e sulle prospettive che riguardano la comunicazione ecclesiale e le associazioni di ispirazione cattolica.
A tenere una vera e propria lectio magistralis sarà Nando Pagnoncelli. Il Presidente dell’Ipsos, infatti, relazionerà su «Numeri e media. Dalla realtà reale alla realtà percepita».
Il pedagogista dell’Università di Bolzano-Bressanone Filippo Carlo Ceretti invece offrirà una prospettiva di scenario, analizzando l’identikit dell’uomo e le pratiche della visione nella post-medialità.
Il Presidente nazionale Massimiliano Padula condividerà con i presenti le novità che riguardano l’Associazione, ispirandosi alla fecondità del passato e proiettando l’Aiart verso spazi, codici, tempi e sfide del futuro. A coordinare i lavori sarà invece Giovanni Baggio, Vice Presidente nazionale dell’Associazione.

La mattina dopo (sabato 12 novembre dalle 9.00, presso gli spazi dell’Azione Cattolica in via Aurelia 481) sarà dedicata al lavoro laboratoriale. Sandra Costa (Vice Presidente nazionale), Stefania Garassini (Presidente Aiart Milano) e Lorenzo Lattanzi (Presidente Aiart Marche) trasferiranno buone pratiche già sperimentate gettando le basi per una prospettiva formativa comune che possa essere elaborata e applicata su tutti i territori nei quali l’Associazione è presente e agisce.

Sarà un’opportunità significativa per un lavoro partecipato, appassionato e al servizio degli altri. Sono queste, infatti, le prerogative e i sentimenti che dal 1954 contraddistinguono la nostra Associazione.

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