Le vittime del “non lavoro”

“Finalmente sembrano crescere le preoccupazioni per il dilagare del gioco d’azzardo. Il volume delle giocate annue, oltre 100 miliardi all’anno in Italia, non può non indurre le istituzioni a intervenire per limitare un fenomeno che non è esagerato definire un vero e proprio cancro sociale. L’Aiart da tempo conduce una campagna, frutto di una ricerca approfondita, contro la pubblicità del gioco d’azzardo che procura danni alla salute dei giocatori, al loro reddito, alle loro famiglie, all’intera comunità.”

“Perchè – chiede il presidente dell’Aiart Giovanni Baggio – è opportunamente vietata la pubblicità del fumo, quella degli alcolici, quella della droga ed è invece considerata lecita la pubblicità del gioco d’azzardo che certamente è dannoso almeno quanto alcool e fumo e droga per l’intera società.  Questo genere di pubblicità va vietata, o almeno regolamentata e limitata, visto che ha avuto una vera e propria impennata con quella on line capace di coinvolgere e, spesso, rovinare centinaia di migliaia di “giocatori”. Il buon esempio dovrebbe venire dalla Rai, che, essendo servizio pubblico, dovrebbe farsi carico di un problema gravissimo e che ha conseguenze molto negative sull’intera comunità”

Giovanni Baggio – AIART