La guerra oltre la notizia

Il ruolo dei giornalisti nel promuovere uno sguardo laterale sulla guerra e sulla vera questione geopolitica dell’assetto mondiale. Nella consapevolezza anti falsificazione, l’UCSI riunisce le istituzioni di categoria con l’intento di riportare la serietà e l’etica al centro della questione. Ce ne parla Vincenzo Varagona, presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.

di Vincenzo Varagona

Una guerra lampo, che invece potrebbe durare anni. Giovanna Botteri, nei primissimi giorni di guerra, a fine febbraio, aveva proposto un’immagine significativa del lavoro dei giornalisti, dicendo che gli inviati, costretti a stare in postazione per ore, causa le continue richieste di collegamenti, avevano difficoltà a recuperare le fonti primarie per svolgere il loro
lavoro. In queste settimane molto è cambiato.
I collegamenti notturni su strada sono stati sostituiti da collegamenti dalle camere di albergo, mentre gli inviati sono diventati oggi corrispondenti dalle zone su guerra, spesso sostituiti nei talk dagli analisti militari.
Oggi ci dicono che questa guerra non finirà presto, che il conflitto è diventato un tassello di un vasto scacchiere internazionale in cui si
giocano rapporti di forze fra le potenze mondiali.

Continua sul numero di Aprile/Maggio/Giugno 2022 de “Il Telespettatore”, disponibile a questo link.