Loretta Goggi, insultata, dice addio ai social.

Aiart: “ Un circuito distruttivo che chiama in causa le autorità competenti. Educazione mediale unica vera sfida”.

Loretta Goggi decide di chiudere i social a causa degli insulti  ricevuti, sia per l’abbigliamento sia per la performance,  dopo la sua esibizione all’Arena di Verona.

L’AIART, attraverso il presidente nazionale, Giovanni Baggio, esprime solidarietà  a tutte le vittime di questo assurdo modo di vivere e usare i social. “Le donne, le ragazze, i disabili sono le vittime prescelte di questi soggetti  che si mascherano senza dignità e colpiscono nell’ombra”.

“La vicenda – sottolinea Baggio – evidenzia come il circuito distruttivo degli insulti continui a trovare terreno fertile sui  social, provocando spesso anche pesanti conseguenze sulla vita delle persone colpite”.

“Il caso di Loretta Goggi – precisa il presidente –  è emblematico di come tutti noi possiamo diventare vittime  ‘vulnerabili’ e  carnefici di una vera e propria schizofrenia da social, sempre più alimentata  da usi sterili come   gli standard estetici culturali presi sempre più spesso  come modello e per il puro desiderio di umiliare il bersaglio”.

Il presidente dell’Aiart spiega che la rete altro non è che traslato dei nostri valori,  delle nostre intenzioni, dei nostri vizi. L’unica vera sfida è  l’educazione mediale:  lavorare affinché si prenda coscienza di questi mezzi.

Le autorità competenti dovrebbero leggere con più responsabilità tra le  nervature del web e attingere  al mondo dell’associazionismo no profit  come quello rappresentato dall’Aiart, che  è da anni impegnata  nella cultura e nella formazione sulle devianze associate ai media.

Diversi i messaggi di  protesta e di solidarietà alla cantante  tra cui quello dell’Aiart.