Aiart contro il videoclip di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’ diretto da Luca Lumana, con le animazioni di Michele Bernardi.

“Immagini  contenenti  messaggi ingiuriosi e ‘inaccettabili’ che con la logica del mancato controllo della Rete sono facilmente trasformabili in messaggi di incitamento all’odio sociale”  commenta così Giovanni Baggio, presidente nazionale dell’AIART , il videoclip ‘L’aria sta finendo’ di Gianna Nannini, che circola incontrollato  su YouTube.

“L’ingiuria – precisa Baggio – si rivolge a tutte le religioni  e con curiosa insistenza verso il cattolicesimo che invece ha fatto della carità e del soccorso ai più poveri un suo preciso impegno di cui il mondo delle canzonette  forse non si è accorto;  restando – conclude il presidente – a stereotipi sulle religioni che dimostrano la paurosa ignoranza  e la grande faziosità. Eppure tanti giovani  continuano ad essere intossicati  da  droghe che i vari ‘giullari’ non hanno mai davvero condannato”.

L’associazione cittadini mediali continua a ricevere  quotidiane segnalazioni sul  videoclip ‘L’aria sta finendo’  i cui messaggi offensivi rischiano di trovare giustificazione nel discutibile concetto di  ‘Arte come stato indipendente’.

“L’offesa, non sanzionata, afferma l’associazione cittadini mediali,  al sentimento religioso e al valore delle forze dell’ordine  solleva parecchi – e inquietanti – interrogativi sulle garanzie e i diritti fondamentali dei cittadini- utenti  e ancor di più sul livello etico e culturale di un’intera comunità.

 “Ed è motivo di preoccupazione – continua  l’AIART – l’assenza di controllo e di sanzione da parte degli Organi competenti che sembrano non ritenere dannoso il videoclip nemmeno per quanto riguarda la tutela dei ragazzi, non solo quelli che hanno ricevuto una educazione cattolica, ma a tutti coloro ai quali si trasmettono messaggi devastanti”.