AIART su ‘Aggiornamento Google Foto’: “Una carognata in epoca Covid-19. L’appello alle associazioni consumatori”

“Un cambiamento unilaterale delle condizioni contrattuali; inaccettabile e  intempestivo che lucra sulle nostre informazioni personali; una scelta irrispettosa dei diritti degli utenti. Solo Google non fa gesti di solidarietà in epoca Covid-19”: Giovanni Baggio, presidente nazionale AIART, commenta così l’annuncio dell’aggiornamento Google FOTO.

“Che cosa significa? – si chiedono gli utenti – che tutti i backup delle tue foto eseguiti automaticamente su Google foto rischiano di restare in ostaggio della piattaforma?” A partire  dal 1 Giugno infatti “ Tutte le nuove foto e i nuovi video di cui hai effettuato il backup in alta qualità verranno conteggiati ai fini del calcolo dello spazio di archiviazione  gratuito di 15 GB fornito insieme al tuo account Google o di qualsiasi spazio di archiviazione aggiuntivo che tu abbia  acquistato così come già avviene per altri servizi Google, come Google Drive e Gmail”. Un annuncio che ha sollevato non poche  polemiche e indignazione in Rete, tanto che c’è chi propone il ‘boicottaggio’  scaricando su una pendrive tutte le foto presenti su Google foto in maniera da poterle cancellare per tempo  così da guadagnare in privacy e risparmiare soldi”.

L’Aiart a seguito delle innumerevoli segnalazione pervenute in redazione invita le associazioni consumatori a farsi sentire. 

“Questa scelta non legittima gli sforzi  fatti negli anni sulla tutela del diritto di privacy – aggiunge Baggio – restano  imprescindibili: un instancabile lavoro delle autorità di controllo e una vera e propria alleanza nella creazione di una cittadinanza mediale con diritti e doveri, responsabile  e capace di discernimento autentico contro le trappole delle grandi piattaforme a cui forse troppo a cuor leggero regaliamo i nostri dati personali in cambio di servizi gratuiti”.