Apertura anno sociale Aiart Veneto. Attività in collaborazione con il MED.

In questi ultimi tre anni i temi dell’Aiart che hanno da filo conduttore alle attività – formazione soci, la proposta della visione di film all’UNIPER, progetti per le scuole, formazione insegnanti – sono stati “La forza della fragilità”; “Sorpresi dalla gioia”; “Vite intrecciate”. Tutte tematiche che vedono al centro la formazione in un’ottica di “umanità mediale” (Ceretti, Padula, 2016). Accanto il MED, con la sua proposta annuale di formazione alla Summer School1 e la collaborazione a proporre e a realizzare i progetti nelle scuole del territorio..
Nel nuovo anno sociale l’AIART Regione Veneto mette assieme le tematiche degli anni precedenti con l’hashtag lanciato dall’Aiart di Milano “#civuoleunvillaggio”, andando a riscoprire la forza della comunità educante.
Ci vuole un villaggio resiliente, capace di riconoscere la fragilità e trasformarla in forza e opportunità di miglioramento: sono le basi della speranza. Ci vuole un villaggio dove bambini, ragazzi, giovani e adulti sappiano lasciarsi “sorprendere dalla gioia” facendo proprie le parole di Papa Francesco “stupore, sorpresa, gratitudine”: sono le basi dell’amore. Ci vuole un villaggio in cui l’essere continuamente connessi tramite gli ambienti offerti dalle tecnologie chiede una profonda connessione con se stessi, con la cultura, con gli ambienti reali e virtuali, consapevoli di essere ognuno portatore di testo, potendo decidere di essere “buona notizia”, darsi da fare per “rappresentare un bello spettacolo per il mondo” (Ceretti, 2016). Tutto questo è stato oggetto di esperienze di media education con la realizzazione di prodotti che hanno messo in scena le tematiche filtrate dallo sguardo di bambini e di ragazzi.
Allora – e torniamo al tema di quest’anno – occorre un villaggio che sia comunità educante, capace di affrontare le derive dell’ individualismo, dell’isolamento e dei muri, poiché la connessione deve essere prima di tutto umana, tra persone, all’insegna della coesione, delle regole, della capacità di pacificazione in un’ottica di reciprocità – sono le basi della comprensione per il dialogo; come insegna G. Milan, a guidarci è la filosofia del “tra”– on line e off line e la motivazione ad agire responsabilmente orientati dal “Tu dov’eri quando”…Viviamo infatti un contesto, «caratterizzato dai due processi della globalizzazione e della digitalizzazione, strettamente interconnessi, dove alla diffusione della conoscenza si aggiunge quella delle menzogne e il numero di coloro che vengono ingannati – complice la velocità di condividere notizie e informazioni»2.. C’è un problema di verità. Quindi, «più che la falsità dei contenuti, è a tema l’inautenticità delle pratiche comunicative. A questo livello può intervenire la Media Education: approfondire il ruolo della competenza digitale quale elemento di protezione verso comportamenti non etici nell’uso delle tecnologie; formare i soggetti non soltanto a dire la verità, ma a essere veri, secondo la prospettiva della meducazione. Abbiamo sempre osservato il mondo; abbiamo provato a interpretarlo, a comprenderne la natura; lo abbiamo raccontato, illustrato, rappresentato; ne abbiamo sempre dato un’immagine personale, spesso cadendo nell’errore e ancor più spesso piegando il racconto ai nostri scopi personali. Oggi le tecnologie offrono l’occasione di una presa di coscienza collettiva su questi processi di riflessione dell’esperienza. Siamo di fronte a un’occasione straordinaria: per la prima volta nella storia dell’umanità abbiamo un luogo simbolico condiviso (il villaggio globale) in cui si proiettano miliardi di vissuti complessi, in cui quindi si amplificano a dismisura i contributi al disvelamento della verità, con un effetto di disorientamento difficile da controllare, ma denso di conseguenze che ancora non riusciamo a cogliere» (Filippo Carlo Ceretti, Summer School MED– Lucca, luglio 2018)3. «La sfida decisiva della post-verità […] non si gioca e non si vince dunque in primo luogo all’interno del mondo politico o dell’informazione, ma di una società viva e vivace in cui si moltiplicano luoghi […] che «mantengono intatta la stretta catena della solidarietà» e dove «gli occhi amici sono lo specchio indispensabile in cui l’io scopre la propria immagine e stabilisce la propria identità» (Mumford, 1956; tr. it. 1968, p. 183)» (Gilli, Summer School MED – Lucca, luglio 2018). La sfida e l’invito dell’AIART, con il MED, è costruire il villaggio di vere, “consistenti” ed etiche connessioni umane continuando o avviando esperienze media-educative che contribuiscano a umanizzare i media e gli ambienti che essi offrono. Puntare su nuovi stili di vita sostenibili anche a livello comunicativo, formando competenze di cittadinanza mediale che sviluppino senso estetico, senso etico e senso critico per essere protagonisti di una comunità vivace e creativa, responsabile e solidale. L’appuntamento per iniziare a costruire questa comunità educante (dove tutti siamo educatori ed educandi) è venerdì 28 settembre 2018 presso il Centro Culturale “L. Da Vinci” di San Donà di Piave, con Michele Aglieri (Università Cattolica), Angela Bonomi Castelli (socio fondatore del MED), Rinalda Montani (Unicef), i ragazzi protagonisti di percorsi media-educativi con uno sguardo ai luoghi del territorio che portano dentro di loro e che donano alla comunità. Da qui nuovi progetti e percorsi di M.E.
Per informazioni e iscrizioni all’AIART (costo € 20 all’anno): http://www.aiart.org/. Daniela Zorzenoni 3755268519.

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1 MED Summer School. URL: https://www.medmediaeducation.it/proposte-formative/summer-school-med-2018/
2 POST-VERITÀ E FAKE NEWS: RADICI, SIGNIFICATI ATTUALI, INATTESI PROTAGONISTI E PROBABILI VITTIME. Guido Gili, Università degli Studi del Molise, gili@unimol.it Giovanni Maddalena, Università degli Studi del Molise, maddalena@unimol.it http://riviste.erickson.it/med/it/2018/post-verita-e-fake-news-radici-significati-attuali-inattesi-protagonisti-e-probabili-vittime/
3 ESSERE VERI NELLA RETE. L’UMANITÀ MEDIALE OLTRE LA POST-VERITÀ. Filippo Ceretti, Università di Bolzano e Università Lateranense, ficeretti@unibz.it http://riviste.erickson.it/med/it/2018/essere-veri-nella-rete-lumanita-mediale-oltre-la-post-verita/

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