“Facciamo che io ero una winx e tu invece eri spiderman”

Promossa dall’Aiart di Torino un’iniziativa per un progetto, rivolto a genitori e insegnanti, sul ruolo educativo e formativo dei cartoni animati seguiti dai ragazzi. Di Giusy Renzoni e Giuseppe Cosa

L’AIART di Torino, lo scorso anno, ha proposto e poi attuato un Progetto rivolto a genitori e insegnanti dei bambini della scuola dell’infanzia, sul ruolo educativo dei Cartoni animati, molto fruibili in questa fascia d’età.

Visto il riscontro positivo ottenuto, essa intende riproporlo anche quest’anno.

Il Progetto, come già il precedente, sarà svolto da un’esperta in materia, in continuità con esso, ma arricchito di ulteriori contenuti tanto che prevederà due incontri di un’ora e mezzo ciascuno invece di uno solo di due ore come quello dello scorso anno.

Presentiamo qui un breve sunto del progetto, per la presa visione del quale, basta consultare il sito www.aiart.org.

Già il titolo: “ Facciamo che io ero una Winx e tu eri Spiderman” dà la misura dell’attualità e della freschezza con le quali sarà attuato ilpProgetto.

Ci limitiamo, per ora, a tracciarne brevemente gli obiettivi principali e i contenuti dei due incontri.

Per quanto riguarda gli obiettivi, si possono sintetizzare soprattutto nei due seguenti:
1) educazione ai Media fin dalla prima infanzia attraverso un percorso formativo
2) consapevolezza dei messaggi contenuti nei Cartoni attraverso la loro conoscenza, dando per scontato che non si può ignorare e, più ancora, eludere il mondo multimediale di cui i bambini sono parte integrante.

Per quanto riguarda i contenuti, li distingueremo in tal modo: nel primo incontro si analizzeranno le caratteristiche dei Cartoni animati dal punto di vista della forma, tenendo presente che non tutti sono per bambini. Particolare attenzione sarà rivolta alle variabili che influenzano le interpretazioni dei bambini.

Nel secondo incontro si analizzeranno le ripercussioni che hanno i Cartoni sui giochi e sui comportamenti dei bambini, alla luce dei messaggi mediali e della loro interpretazione. Il tutto al fine di individuare strategie educative che sviluppino il pensiero critico e la consapevolezza delle scelte future.

È bene considerare che ciò che piace ai bambini deve diventarlo anche per gli educatori oltre che per i genitori, i quali devono sempre partire dai loro interessi, come oggi concordano tutti gli esperti in materia.

Il ruolo,che prima era appannaggio delle fiabe, ha avuto una evoluzione parallela al mezzo col quale esse venivano fruite: libri con immagini fumetto, radio, fino all’attuale Cartone, caratterizzato da una maggiore velocità e da una maggiore ricchezza di immagini e personaggi, tanto da far costruire ad ogni bambino autonomamente un proprio “modello di mondo”.

La felice collaborazione che, da alcuni mesi , la nostra Associazione ha col giornale cattolico diocesano “La Voce del Popolo” consentirà di far conoscere il nostro progetto agli operatori parrocchiali (catechisti e altri) data la concomitanza degli obiettivi comuni.