Festival di Sanremo 2020. Roberto Benigni chiede 300 mila euro, Aiart: “Richiesta folle a spese dei contribuenti. Inaccettabile”

Ancora non si spegne la polemica sull’infelice presenza di Junior Cally al 70esimo Festival di Sanremo – che in maniera inequivocabile ha rimediato dagli utenti un sonoro NO –   e già segue unanime un moto di indignazione che si è levato nel Paese e che non ha riguardato soltanto i telespettatori cattolici ma la più generale opinione pubblica che trova semplicemente assurda la richiesta che Roberto Benigni –  sfruttando la sua popolarità- avrebbe chiesto al servizio pubblico.

L’Aiart chiede  trasparenza sui  compensi di  conduttori e  ospiti. “I cittadini- precisa l’associazione spettatori cattolici – che dovrebbero essere l’unico editore  della Rai – hanno diritto a precise e pubbliche spiegazioni sui  presunti  e spropositati cachet”.

 “Ci auguriamo che l’ad Fabrizio Salini  deciderà con responsabilità e consapevolezza dimostrando, sotto i riflettori dell’Ariston, di avere ascoltato  le segnalazioni dei telespettatori”. Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, commenta così  la notizia – tutta da confermare –  sui compensi di conduttori  e ospiti dell’imminente edizione del Festival  di Sanremo.

“Sarebbe un pugno in faccia – prosegue Baggio – alle molte famiglie che non arrivano a fine mese e ai molti anziani pensionati che percepiscono 700 euro al mese”

“Cifre assurde – conclude il presidente –  che indicano una vergognosa  distanza dalla realtà e il segno di decenza di ‘personaggi’ che di spettacolare hanno solo le richieste”