Safer Internet Day. Aiart: “Servono risorse per la formazione, serve uscire dal gioco di ‘guardia e ladri’, servono istituzioni decise a fare rispettare regole certe e chiare.”

Il 9 febbraio, come ogni anno nel secondo martedì di questo mese,  si celebra, in oltre 100 Paesi nel mondo, la giornata della sicurezza in Rete. Un progetto lanciato nel 2004 dall’Unione Europea per sensibilizzare ad un uso consapevole del web .

L’AIART è da anni, quotidianamente, parte attiva di questo appuntamento con numerose iniziative editoriali e formative.

“Hater, Fake, Grooming, Sexting e Challenge:  questi sono i “termini della Rete” da cui gli esperti oggi ci mettono in guardia. Continuo e inarrestabile è il monito: “La Rete non dimentica e innesca un meccanismo di non ritorno. Occorre quindi difendere, con precisi accorgimenti, la propria reputazione virtuale. E’ fondamentale saperlo per rivendicare il “diritto all’oblio”.

Leggendo queste parole inequivocabili, per noi dell’Aiart, il pensiero corre al lontano ottobre del 2015, quando nella sala consiliare del Comune di Roma in Campidoglio, fu presentato il primo rapporto sull’Internet-Patia” che denunciava i possibili danni del web alla salute e alla privacy degli utenti.

“Le critiche alla violazione della privacy, che si registrano ogni giorno sul web sono più che motivate nei confronti di chi dovrebbe vigilare e non lo fa. Non capisco a cosa servono  questi enti inutili”: furono queste le parole dell’allora Segretario Generale della CEI Nunzio Galantino, con un chiaro riferimento all’Autorità Garante della Privacy. Nonostante l’autorevolezza della denuncia e lo studio approfondito del fenomeno presentato dall’AIART, nessuna eco da parte delle Autorità competenti. Ma il tempo è galantuomo e l’evidenza dei fatti oggi prevale drammaticamente.

“Denunce con supporto scientifico, proposte per una migliore regolamentazione, informazione, comunicazione, formazione: rimangono- afferma il presidente nazionale dell’AIART, Giovanni Baggio,  la prerogativa principale del nostro lavoro”.

‘Serve formazione a tutto campo e servono risorse da destinare a questo impegno – precisa il presidente – serve uscire dal gioco di ‘guardia e ladri’, per finalmente approdare alla società delle corresponsabilità’, delle regole chiare e certe, delle istituzioni decise a farle rispettare’.

“E’ giusto – continua Baggio – salvaguardare e ricordare le ricorrenze ma al contempo bisogna evitare la retorica delle commemorazioni e allargare il più possibile la condivisione, il confronto e la discussione.

 Il Garante – conclude il presidente – ascolti anche il mondo dell’associazionismo che da anni lavora  con il pubblico e per l’interesse pubblico,  contro la miope difesa degli interessi di quanti costruiscono grandi fortune e imperi economici, violando libertà e diritti”.