Stati Generali della Natalità, Baggio: “La prima e più essenziale comunicazione è quella della vita”

“Come Associazione attenta ai temi della comunicazione non possiamo non cogliere questa occasione per sostenere ogni iniziativa che voglia promuovere la prima e più essenziale comunicazione: quella della vita”:  sono le parole del presidente nazionale dell’AIART, Giovanni Baggio.

 “ Un tema capace di unire e far riflettere tutto il  Sistema Paese – precisa il presidente – e che mette in luce la consapevolezza dell’importanza di avere figli  come  prodotto del miglioramento della condizione della donna, e non antitetico alla sua emancipazione”.

“Fondamentale accompagnare questa svolta, investendo sul  miglioramento delle condizioni femminili. Ai media – conclude Baggio – chiediamo una nuova narrazione della natalità”

Qui la diretta:

IL DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO:

Cari fratelli e sorelle,

vi saluto cordialmente e sono grato al Presidente del Forum delle associazioni familiari Gianluigi De Palo per l’invito e per le sue parole di introduzione. Ringrazio il Dottor Mario Draghi, Presidente del Governo, per le sue parole chiare e speranzose. Ringrazio tutti voi, che oggi riflettete sul tema urgente della natalità, basilare per invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita, a partire dall’essere umano. Ed è bello che lo facciate insieme, coinvolgendo le imprese, le banche, la cultura, i media, lo sport e lo spettacolo. In realtà ci sono molte altre persone qui con voi: ci sono soprattutto i giovani che sognano. I dati dicono che la maggior parte dei giovani desidera avere figli. Ma i loro sogni di vita, germogli di rinascita del Paese, si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio: solo la metà dei giovani crede di riuscire ad avere due figli nel corso della vita.

L’Italia si trova così da anni con il numero più basso di nascite in Europa, in quello che sta diventando il vecchio Continente non più per la sua gloriosa storia, ma per la sua età avanzata. Questo nostro Paese, dove ogni anno è come se scomparisse una città di oltre duecentomila abitanti, nel 2020 ha toccato il numero più basso di nascite dall’unità nazionale: non solo per il Covid, ma per una continua, progressiva tendenza al ribasso, un inverno sempre più rigido….CONTINUA A LEGGERE SU VATACAN.VA