Internet e il diritto all’oblìo: Google è giudice di se stesso
Dopo la sentenza di due anni fa della Corte di Giustizia Europea, inchiesta del New York Times che rivela: il motore di ricerca, su 418 mila richieste di cancellazione di contenuti, ne ha “accolte” soltanto la metà. E i tribunali non possono farci nulla. Di Federico Rampini dal sito de la Repubblica del 19 aprile