San Donà di Piave: due giorni di formazione significativi e carichi di prospettive.
E’ successo il 28 e 29 ottobre scorso a San Donà di Piave, piccolo centro in provincia di Venezia e sede storica dell’Aiart, l’associazione Cittadini mediali onlus.
Tre momenti (la mattina e il pomeriggio del sabato e la mattina della domenica) diversi tra loro eppure uniti dalla necessità di rispondere alla domanda che dava il titolo alla “due giorni”: “Felici e connessi. Finale possibile?”.
I lavori hanno evidenziato come sia possibile guardare i media da un altro punto di vista: non censorio e critico a prescindere ma ottimista e propositivo.
“Credo che al di la delle ricette sia più importante il metodo – ha ribadito Paolo Ruffini – nella relazione di sabato mattina 28 ottobre. Il direttore di Tv 2000 si è concentrato sulla buona e cattiva televisione evidenziando come lo share sia importante non in termini di mero ascolto ma inteso nel suo significato di “condivisione” di buone pratiche e di contenuti attenti alla dignità della persona”.
Emozionante anche il pomeriggio del sabato dedicato al quarantennale della sede di San Donà. Le scuole del territorio hanno presentato i risultati di percorsi laboratoriali legati alla visione dimostrando come l’azione di Aiart nella costruzione di contenuti attraverso un approccio critico sia efficace e decisiva anche nei tradizionali contesti educativi.
La domenica mattina si è conclusa, come di consueto, con dei momenti laboratoriali. Due i workshop: uno su tenuto dal pedagogista dell’Università di Bolzano Filippo Ceretti sui “gruppi di ascolti nell’epoca digitale” e l’altro gestito dal Presidente Aiart marchigiano Lorenzo Lattanzi e dalla media educator Angela Bonomi Castelli sull'”educazione all’immagine”.