Meter, dalla pedopornografia alle chatbot, dai deepnude agli adescamenti. Il primo dossier nazionale. Presente anche l’Aiart.

“Raccogliamo questa indagine come grande stimolo per un lavoro ancora più incisivo da svolgere in stretta collaborazione con Meter e che partirà proprio dal Convegno che terremo a Catania nel mese di novembre, perseguendo la nostra primaria finalità della tutela dei minori gravemente compromessa, come emerge da questo primo documento, ad oggi unico nel panorama italiano, che andremo a rilanciare e che riporta un dato impressionante (dal quale partiremo) di 2967 minori denudati con l’AI”.

Lo afferma Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, subito dopo la presentazione del primo dossier nazionale su intelligenza artificiale e minori, tenutosi questa mattina ore 11.00 nella Sede della Conferenza Episcopale Italiana. Il dossier analizza come l’IA venga sfruttata per generare CSAM (Child Sexual Abuse Material), alterare immagini e favorire l’adescamento online, manipolando i minori. Tra i partecipanti anche l’On. Maria Teresa Bellucci, Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Dott. Ivano Gabrielli  Direttore della Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica, la Dott.ssa Chiara Griffini, Presidente del Servizio Nazionale CEI per la tutela dei Minori, il Dott. Vincenzo Corrado, Direttore Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI,   Don Fortunato di Noto Presidente e fondatore dell’Associazione Meter per il contrasto della pedofilia e pedopornografia, Stefano Di Battista Presidente del Copercom.

Lo studio realizzato dall’Associazione Meter ETS di don Fortunato Di Noto è frutto della sua trentennale esperienza nel campo della lotta a pedofilia e pedopornografia, per la tutela dei minori.

E i giovani, cosa ne sanno? Un’indagine condotta con il Servizio per la tutela dei Minori della CEI rivela che 989 studenti tra 14 e 18 anni conoscono l’IA, interagiscono con chatbot e affrontano rischi legati alle molestie online.